RICORDO DI PIETRO BANFI (PIERO)

Scrivo queste righe in ricordo di Piero Banfi, a poco più di due mesi dalla sua morte improvvisa, assurda ed ancora inspiegabile.

Ricordare Piero è, per me, difficile e, nel contempo, molto facile: è difficile, anzi difficilissimo, perché non riesco ancora a capacitarmi del fatto che si debba parlare di Lui al passato, ma è altrettanto facile, anzi facilissimo, parlarne, ricordare il suo carattere, il suo modo di fare e di porsi verso il prossimo, perché tanti sono stati i momenti che abbiamo condiviso.

In questi giorni mi è capitato spesso di pensare a “quella volta che con Piero…” e mi sono reso conto che non c’è stato periodo della mia vita, a partire dall’adolescenza, che non si sia incrociata con quella di Piero.

Il C.A.I. è stato il luogo dove ci siamo conosciuti; i nostri padri facevano parte del primo gruppo che diede vita alla Sottosezione di Quistello nel 1976. Qualche anno dopo, inoltre, iniziai a frequentare sua sorella Sonia, divenuta poi mia moglie, e quindi il “cognato” Piero è diventato per me il fratello che non ho mai avuto.

Mi ha fatto conoscere la bellezza e la libertà di andare in montagna, la bellezza e la libertà dello sci alpino. Facevamo gli stessi corsi di Scuola Sci ma Lui quasi non ne aveva bisogno tanto erano naturali e sciolti i suoi movimenti: che ci fosse ghiaccio, neve fresca, neve sciolta, io l’ho sempre visto sciare nello stesso modo: perfetto!!

Se non fosse perché abitavamo nella bassa Pianura Padana, Piero avrebbe avuto sicuramente un futuro come Maestro di Sci; cosa che gli era anche stata proposta ma Lui, con la sua solita modestia, aveva prontamente rifiutato: “ho troppi impegni… ho il mio lavoro da artigiano, se non ci sono io chi manda avanti la baracca!!”.

Durante tutti questi anni il C.A.I. di Quistello lo ha sempre visto in prima fila, un riferimento per tutti noi. Consigliere, Presidente per vari mandati e, ultimamente Vice Presidente ha sempre avuto una parola per chiunque mettesse il naso dentro la porta della nostra Sede, ha sempre cercato, e trovato, una soluzione ai problemi che si presentavano durante le attività del nostro sodalizio, ha sempre favorito la collaborazione con le istituzioni e con le altre associazioni di volontariato.

Con i suoi modi bonari e lungimiranti è riuscito a tessere una rete di conoscenze, amicizie, collaborazioni che hanno portato ad essere il C.A.I. Quistello un interlocutore credibile sia per la Comunità Quistellese sia per le Comunità Montane frequentate durante le nostre attività invernali ed estive.

La sua morte improvvisa ci ha lasciati sgomenti a chiederci come avremmo fatto a mandare avanti la Sottosezione. Niente sarebbe stato più come prima, ma è bastato riflettere un attimo ed abbiamo capito che la strada tracciata da Piero era larga e ben illuminata e che il miglior modo di onorare la sua memoria era quello di percorrerla con la Sua stessa volontà di fare e il Suo stesso spirito di servizio verso il prossimo e con la sua consapevolezza di essere stati fortunati e privilegiati nell’aver fatto un pezzo di strada insieme ad una persona così speciale.

Ciao Piero.

Mauro Savoia